Il Nuovo Scenario dei Carburanti: HVO e GLT
L’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) è un carburante che sta guadagnando sempre più spazio nel mercato, sia nel commercio all’ingrosso che nelle aree di servizio. Si tratta di un carburante sintetico ottenuto da materie prime sostenibili, come oli esausti da frittura, scarti di grasso animale e oli vegetali. Grazie al suo alto numero di cetano, l’HVO permette elevate prestazioni, rendendolo una scelta sempre più attraente per vari settori.
Di recente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha introdotto due importanti novità riguardo alla gestione di questo nuovo prodotto.
- La prima novità riguarda l’equiparazione dell’HVO ai fini dei contributi e dei bonus trasporti previsti dalle attuali norme sull’autotrasporto italiano. Ciò significa che coloro che intendono utilizzare l’HVO per i propri mezzi potranno usufruire dei bonus e delle agevolazioni previste anche per il gasolio tradizionale, come la carbon tax e altre agevolazioni simili.
- La seconda novità riguarda l’introduzione di nuovi codici per identificare e distinguere contabilmente i prodotti energetici alternativi dal carburante tradizionale. Con la circolare 21/2003 del 13/10/2023, l’Agenzia delle Dogane ha istituito un nuovo codice specifico per l’HVO: E430 NC 27101943 CADD S182.
Queste novità comportano delle incombenze da tenere presente per gli esercenti depositi o impianti che detengono e movimentano gasoli paraffinici da sintesi o da idro-trattamento, come l’HVO o il bio-diesel, e i diesel di sintesi Fischer-Tropsch (GTL – Gas To Liquid). Gli esercenti devono richiedere l’aggiornamento della licenza d’esercizio e/o del Codice Ditta, a seconda delle dimensioni dell’impianto.
Una volta presentata la documentazione per l’aggiornamento della Licenza Fiscale e/o del Codice Ditta, l’esercente del deposito dovrà contabilizzare separatamente i due prodotti (gasolio tradizionale e HVO) nei registri. Nel caso dei registri cartacei, sarà necessario richiedere un nuovo registro dedicato all’HVO o aggiungere una sezione separata al registro cartaceo già esistente, distinta da quella del gasolio tradizionale.
Lo stesso vale per gli impianti minori, che devono gestire la contabilizzazione separata dei due carburanti. Questo implica anche che i serbatoi in sede debbano essere stoccati separatamente per i due tipi di carburante.
Rimane invariato l’obbligo dell’esercente dell’impianto di distribuzione carburante di trasmettere il prospetto riepilogativo entro i termini previsti dalla legge, con l’avvertenza di separare la giacenza contabile dei diversi prodotti (HVO, GTL e tradizionale).
In conclusione, le nuove normative introdotte dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rappresentano un passo importante per regolamentare l’uso e la gestione dei nuovi carburanti come l’HVO e il GTL, garantendo una maggiore trasparenza e tracciabilità nel settore energetico.